Le squadre di calcio che hanno deciso di puntare sul gaming
Definirlo semplicemente lo sport di squadra più apprezzato, almeno in Europa e in Africa, sarebbe riduttivo. Il calcio è questo e tanto altro ancora: è gioia allo stato puro, per chi scende in campo e per chi tifa dagli spalti; è un’occasione per stare insieme, all’interno di una comunità formata da estranei con cui ci sentiamo a nostro agio; è un “rimedio” alle fatiche della vita quotidiana, che ci lasciamo per un attimo alle spalle ogni volta che segna il nostro beniamino. Il calcio però è anche marketing, pura strategia finalizzata e ottenere un’eco mediatica tale da permettere di valorizzare il proprio brand. Tale valorizzazione solitamente fa rima con monetizzazione, di quell’evento in grado di attirare vecchi e nuovi appassionati. Uno di questi ha a che fare con gli sport elettronici, universo gaming di ultima generazione che vede i principali club interessati a investire soldi ed energie nella costruzione della propria squadra di eSport capace (si spera) di vincere i più prestigiosi tornei. La concorrenza in questi anni non manca, e il mercato dei videogiochi moderni, con i suoi titoli bandiera FIFA e PES, ringrazia.
I club più attivi sulla scena ludica
Che il calcio si interessi al gaming e non viceversa è una novità assoluta: fino a ieri, infatti, era l’industria ludica a inseguire questo sport, lanciando sul mercato prodotti di intrattenimento che ne esaltassero le caratteristiche. Oggi, invece, sono Schalke 04, FC Copenhagen e PSG a non vedere l’ora di partecipare ai principali tornei di FIFA, e nel caso dei tedeschi a presenziare a Dota2, PUBG e a Fortnite. Questi ultimi si sono poi distinti in occasione della vendita della loro licenza per il campionato europeo di League of Legends alla squadra BDS per una cifra intorno ai 26 milioni. Ecco un esempio di strategia di marketing che punta sulla monetizzazione di un brand tramite gli eSports. Al marketing guarda anche il PSG, che dopo un primo cauto approccio con gli sport elettronici nel 2016, ha successivamente avviato più collaborazioni, per esempio con LGD Gaming. I club di pallone di solito prima di stringere importanti partnership con i player più prestigiosi che operano nel mercato degli e-sport puntano a misurarsi (e a superarsi) in FIFAe, lega che raggruppa le più importanti “manifestazioni virtuali”. Questo è il caso di Lipsia e Manchester City, che negli ultimi anni si sono avvicendati più volte all’interno della classifica generale di FIFAe, e del Basilea, club che milita nella Super League svizzera, che è riuscito addirittura a occupare la 7a posizione grazie a un team composto da talenti provenienti da tutto il mondo. Il connubio squadre di calcio e sport elettronici interessa anche il Monza, che nel 2018 grazie al contributo dei gamer professionisti Raffaele “Er_Caccia98” Cacciapuoti e Renzo “Nzorello” Parave non solo ha raggiunto le semifinali della Coppa del Mondo per club FIFAe ma si è anche classificato al 12° posto in FIFAe. Un risultato straordinario quello del club biancorosso, cha fa il paio con la qualificazione in Serie A di inizio giugno di quest’anno.
Poker e eSports: analogie e differenze
Oltre al calcio gli sport elettronici strizzano l’occhio al poker, con cui vantano un legame stretto e speciale. Da quando quest’ultimo è sbarcato online, esso condivide alcune dinamiche tipiche degli eSports, non solo a livello di alto engagement ed esperienza di gioco immersiva, ma anche quando si tratta di grafica e sonoro spettacolari. Chiaramente ci sono anche delle differenze, perché il poker attiene a un ambito ludico diverso rispetto a quello degli sport elettronici, dove la strategia, il bluff e la fortuna sono gli elementi essenziali per primeggiare.
Cosa riserverà il futuro?


Il legame che si è venuto a creare tra calcio e gaming nei prossimi anni verosimilmente tenderà ad approfondirsi. Questo perché le principali società di calcio ogni stagione che passa necessitano di nuove entrate, che gli eSports assicurano loro insieme a un’eco mediatica indispensabile per far conoscere il proprio brand in tutto il mondo.