L’emergenza sanitaria ‘esplosa’ a causa del Coronavirus ha stravolto la vita di tutti noi, non risparmiando alcun settore economico. Ma anche lo sport ne ha pagato le conseguenze inevitabili, costringendo il CIO a rinviare le Olimpiadi di Tokyo al 2021, stessa sorte toccata agli Europei di calcio traslati di un anno dalla UEFA. E restando in tema di calcio, la prima conseguenza dello stop alle partite è stata quella di aver fermato i vari campionati nazionali in giro per l’Europa e nel Mondo. In questo articolo entreremo nel dettaglio della cassa integrazione calciatori, strumento che sin d’ora si era visto applicare sostanzialmente solo nel mondo del lavoro e non anche quello sportivo.
La cassa integrazione per i lavoratori
Prima di arrivare a quella per i calciatori, spieghiamo nel dettaglio cos’è la Cassa integrazione che spesso viene utilizzata dalle aziende. In pratica le aziende in crisi o le imprese nelle quali sono in atto processi di riorganizzazione, possono accedere alla cassa integrazione a copertura degli stipendi dei propri dipendenti. Si tratta dunque di un ammortizzatore sociale che consente ai dipendenti di aziende in crisi di vedersi erogata comunque una parte di retribuzione. Viene quindi erogata dall’INPS a titolo di retribuzione in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.
Continua a leggere su FaceTheJungle.com