Il tennis è uno degli sport più seguiti e praticati, a livello globale. Se una volta i giocatori più forti venivano equamente divisi dalle due grandi potenze del settore, Stati Uniti e Australia, oggi molti altri Paesi sono in grado di sfornare campioni in grado di lasciare il loro segno.
Molti appassionati, però, sono soliti farsi una precisa domanda: chi è il tennista più forte di sempre? Una domanda cui non è facile rispondere, per svariati motivi, anche se in molti sono soliti indicare in Rod Laver e Roger Federer i due possibili sfidanti per il titolo. Andiamo a vedere il perché.
Rod Laver
Se si pone la domanda agli appassionati di una certa età, la risposta non può che essere una: Rod Laver. Nato in Australia, a Rockhampton, nel 1938, l’asso australiano ha dato vita ad una serie di imprese clamorose lungo tutto l’arco degli anni ’60, a partire dalla vittoria di un doppio Grande Slam, nel 1969. Per capire meglio la questione, occorre ricordare come all’epoca il tennis fosse diviso tra dilettanti e professionisti, con tornei disputati solo dai primi o aperti anche ai secondi. Nel 1969 Laver vinse a Parigi, Wimbledon, Forest Hills (ove al tempo si disputavano gli Internazionali degli Stati Uniti prima del trasferimento a Flushing Meadows ove si svolgono tuttora) e Melbourne sia tra i dilettanti che nella categoria Open.
In totale, nel corso della sua carriera, Laver ha collezionato ben 24 Slam, oltre a 200 (!) tornei e 5 Coppe Davis, nonostante non abbia potuto partecipare alla maggiore competizione a squadre per un decennio. Un totale che basta ed avanza per far capire la sua forza, ma non la straordinaria tecnica che caratterizzava il suo gioco, impressa ancora oggi negli occhi di chi lo ha visto giocare in anni durante i quali il tennis televisivo era ancora una eccezione.
Roger Federer
La stessa domanda posta agli appassionati odierni vedrebbe invece la maggior parte delle preferenze convergere con ogni probabilità su Roger Federer, capace ancora a 37 anni compiuti di deliziare le platee con una tecnica inarrivabile.
Nato a Basilea nel 1981, Federer nel corso della sua carriera è riuscito a collezionare ben 20 Slam (6 Australian Open, una vittoria al Roland Garros, otto volte a Wilbledon e cinque US Open), quindi 4 in meno, per ora, rispetto a Laver. Va però considerato come Federer abbia dovuto convivere con un altro straordinario fuoriclasse come Rafa Nadal, capace a sua volta di mettere insieme 17 Slam e con il tenacissimo Novak Djokovic, in una epoca quindi straordinariamente ricca di grandissimi giocatori e tale perciò da rendere complicata la vittoria in ogni singolo Slam.
Quello che comunque ha sempre distinto il gioco di Federer, al di là delle tante vittoria inanellate, è la incredibile eleganza del gioco, una caratteristica che lo accomuna in effetti a Laver e che lo rende un giocatore assolutamente atipico nell’epoca in cui spesso la forza bruta può risultare un fattore di supremazia.
Il computer dice Jimbo
Infine una nota di colore: secondo un ricercatore italiano che lavora presso la Northwestern University dell’Illinois, Filippo Radicchi, il più forte tennista all time sarebbe lo statunitense Jimmy Connors. A supportare il suo parere sarebbe un algoritmo tramite il quale Radicchi ha provveduto ad analizzare più di 133 mila partite giocate dal 1968 ad oggi. Lo stesso ricercatore ha poi spiegato come il risultato sarebbe dovuto al fatto che l’algoritmo consideri solo gli scontri diretti tra i giocatori più forti. Un dato quindi assolutamente opinabile proprio alla luce della straordinaria qualità degli avversari non solo di Federer, ma anche di Laver, chiamato a scontrarsi nella sua epoca contro altri miti dello sport tennistico come Ken Rosewall, Stan Smith, John Newcombe e Manolo Orantes.