Guadagnare online con il proprio sito è realmente possibile? La domanda rappresenta ormai una consuetudine per un gran numero di persone che hanno profuso campo grandi sforzi, non soltanto in termini economici e di creatività, al fine di vararne uno in grado di farsi notare in un panorama sempre più concorrenziale, come quello del web. Per capire meglio il dato di fatto occorre partire da un semplice numero, che peraltro potrebbe essere già stato abbondantemente superato: sono infatti 1,88 miliardi (!) i siti web esistenti. Per riuscire a farsi notare in un contesto così affollato, serve quindi qualcosa di realmente speciale.
Il passo preliminare, per chiunque intenda farsi notare su Internet, consiste quindi nel dare vita ad un prodotto in grado di tenere insieme i seguenti fattori:
- la facilità di utilizzo del sito. Il visitatore non deve avere alcun genere di difficoltà nell’individuare le varie sezioni che lo compongono e nell’orientarsi al suo interno;
- la grafica, che deve essere moderna, senza fronzoli, ma anche in grado di non far storcere il naso agli utenti;
- la presenza di contenuti in grado di risultare realmente interessanti e originali, spingendo l’utente a consultarli e a tornarci per averne di nuovi, sempre aggiornati.
Una volta portati a termine questi passi, però, il compito non è finito. Anche realizzando le condizioni ricordate, non è automatico che gli sforzi profusi possano trasformarsi in denaro sonante, che è in fondo il fine per il quale un sito viene costruito e pubblicato. Purtroppo, un gran numero di publisher, dopo essere riusciti a conseguire un risultato di rilievo, non riescono a trovare adeguata remunerazione ai propri sforzi.
Il dato è ancora più straniante alla luce del fatto che sul web non manca certo la richiesta da parte delle aziende di avere controparti cui affidare la propria pubblicità. Il problema è che molti, nella ricerca di una adeguata soddisfazione per l’impegno profuso, si rivolgono a controparti che non danno alcuna garanzia sotto tale aspetto.
Adsense e gli altri programmi di advertising: una completa delusione
Il caso più clamoroso è quello rappresentato dal celebre programma di Google, Adsense. Sbandierato come la soluzione per i publisher alla ricerca di remunerazioni importanti, all’atto pratico si è rivelato una totale delusione. Si calcola che l’80% di coloro che lo hanno adottato per il proprio sito guadagni ogni mese tra i 10 e i 50 euro. Una cifra che molto spesso è più vicina al minimo, a dire il vero, e che fa capire come pensare di avere reali soddisfazioni con Adsense rappresenti più o meno una pia illusione.
Il discorso in questione non è peraltro riferito solo al programma di Google. Nel corso del tempo ci sono state svariate imitazioni di Adsense, con risultati assolutamente fallimentari e compensi per i publisher assolutamente insufficienti, al confine con il vero e proprio insulto al lavoro svolto. Il motivo è da ricercare nel fatto che il guadagno deriva dai clic e per poter guadagnare molto ci vorrebbe una gran quantità di clic da parte degli utenti.
Il clic, però, è molto spesso visto con sospetto da parte degli utenti. Molti hanno nei suoi confronti lo stesso atteggiamento espresso nei confronti della pubblicità televisiva. Se poi fanno il sospirato clic non portano a termine l’operazione chiave, che consiste nell’acquisto di un prodotto o nell’iscrizione ad un servizio, rendendolo di conseguenza inutile ai fini pratici, per il publisher. Senza contare che in moltissimi casi il compenso che ne deriva è addirittura irrisorio. Una vera e propria beffa, in quanto al contrario procurano notevoli guadagni alle aziende che propongono tale metodo.
Una realtà amara, contro la quale sono andati a sbattere in tanti, nel corso degli anni. Come è possibile capire dalle tante recriminazioni che sono ormai da tempo una consuetudine online. Indirizzate non solo nei confronti di Google, con gli utenti di Adsense spesso “gratificati” di pochi euro mensili, ma anche di altre aziende che pure sono solite promettere pingui guadagni. Che, all’atto pratico, non esistono.
Una possibile alternativa: i programmi di affiliazione
Ormai da tempo, però, esistono possibili alternative da praticare e che possono in effetti tenere fede alle premesse (e promesse). Tra i tanti metodi per guadagnare online ci sono quelli legati alle cosiddette affiliazioni. E tra i programmi di affiliazione, che sono potenzialmente in grado di garantire un flusso di guadagni costanti nel tempo, spiccano quelli con i bookmakers. Guadagnare con le affiliazioni ai bookmakers significa infatti monetizzare il traffico del proprio sito web specie se la media degli accessi giornalieri è di un certo rilievo.
Aderire al programma di affiliazione di un bookmaker, al fine di pubblicizzare l’offerta di scommesse sportive, è estremamente semplice, basta infatti presentare la richiesta di affiliazione direttamente online dal sito dell’operatore. A questo punto inizia la fase di esame tesa a stabilire se il sito sottoposto all’attenzione corrisponde ai criteri di qualità fissati per la sua inclusione nel programma. Nel caso il processo vada a termine positivamente, il publisher potrà avviare l’attività promozionale potendo far leva su una serie di strumenti di marketing evoluti.
Il punto di partenza, per poter avere serie possibilità di essere accettati dal network e guadagnare con le affiliazioni scommesse, è naturalmente rappresentato dal fatto di disporre di una fonte in grado di calamitare un traffico web da parte dei giocatori. Il modo più indicato per riuscire ad ottenere risultati tangibili consiste nel realizzare un sito web in grado di denotare le seguenti caratteristiche:
- un ottimo posizionamento sui principali motori di ricerca;
- la presenza di contenuti di qualità, tali da interessare un vasto numero di utenti;
- una buona reputazione sulla rete;
- un traffico giornaliero non solo notevole, ma soprattutto di qualità.
Occorre peraltro sottolineare che l’Affiliation Marketing non è limitato ai soli siti, ma tiene conto di una evoluzione sempre più social della rete. Tra le fonti di traffico che è possibile monetizzare, ci sono ad esempio le app di messaggistica, a partire da Telegram, ove vengono creati gruppi di pronostici per poterlo fare. Mentre altri utilizzano i social network, partendo naturalmente da Facebook e Instagram. Se tra tutte le fonti di traffico il sito web ben posizionato su Google risulta quella più qualitativa ed apprezzata dai bookmaker, ciò non toglie che è possibile iniziare con una fonte in grado di richiedere un impegno minore, anche in termini di investimenti per poi iniziare a lavorare sul sito web, investendo in attività SEO una parte dei profitti generati dalle affiliazioni.
Affiliazioni ai bookmakers, quali scegliere?
I bookmakers non sono tutti uguali. In particolare, ce ne sono molti che non si pongono come obiettivo quello di guadagnare offrendo servizi di gioco ai propri utenti, ma di farlo truffando chi apre un conto sulla propria piattaforma, oppure utilizzando in maniera indebita i fondi della clientela per operazioni di vario genere. In Italia, però, la legislazione è molto rigida in tal senso e impone la separazione dei fondi aziendali da quelli della clientela. Come è possibile, quindi, che ciò avvenga?
La ragione è molto semplice: le piattaforme, o sedicenti tali, che portano avanti questo genere di operazioni, non hanno alcun permesso ad operare nel nostro Paese, ove per poter essere legali occorre avere una licenza rilasciata da AAMS, (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato). Chiunque goda di un permesso di questo genere è tenuto ad operare rispettare le leggi emanate al proposito dal potere politico.
Di conseguenza, oltre a offrire servizi di qualità e sicurezza a soldi e dati, i bookmakers AAMS sono obbligati a muoversi all’interno di un recinto di regole molto preciso, dal quale non possono assolutamente uscire per non essere sanzionati. Chi vuole giocare e scommettere in un ambiente sicuro, non può prescindere dall’individuazione di una piattaforma dotata di licenza.
Ne deriva una conseguenza da tenere assolutamente in considerazione, da parte dei publisher interessati all’affiliation marketing, ovvero la possibilità di fare leva su un marchio forte. Questo in quanto con i bookmakers migliori il programma di affiliazione è di norma quello più allettante, a partire da elevati tassi di conversione e di ritenzione, e passando per commissioni non solo generose, ma anche pagate puntualmente.
Ed ancora, i programmi di affiliazione proposti dai migliori bookmakers sono anche quelli che attirano di più e che permettono ai nuovi giocatori di aderire alle migliori offerte presenti nel settore del gaming. In più, i bookmakers migliori per i programmi di affiliazione permettono anche di poter interagire in ogni momento con un account manager dedicato a fronte della possibilità di poter monitorare in ogni momento, online ed in tempo reale, l’andamento e la resa delle campagne di affiliazione.
Quasi sempre con i bookmakers oltre ai programmi di affiliazione per i prodotti sports, ovverosia per le scommesse, anche live, sugli eventi sportivi, è possibile aderire anche a quelli per i casinò online. In tal caso i publisher possono promuovere anche centinaia di giochi tra slot machine, video poker e giochi da tavolo, attraverso un’offerta la quale spazia dal bonus senza deposito al bonus di benvenuto, passando per i programmi fedeltà, per i livelli Vip e per esperienze di gioco e di intrattenimento anche a distanza con smartphone e tablet. Nel proporre i migliori programmi di affiliazione, infatti, i migliori bookmakers permettono di giocare e di scommettere sugli eventi sportivi anche in mobilità, grazie ad applicazioni che sono scaricabili gratuitamente per i sistemi operativi Windows, Android e iOS.
Il miglior network di affiliazione di scommesse e casinò online in Italia
Arrivati a questo punto, siamo sicuri che in molti si saranno chiesti quale possa essere il miglior network di affiliazione nel nostro Paese, cui rivolgersi per cercare l’inclusione nel suo programma. Per quanto ci riguarda, la risposta è abbastanza semplice e, ad oggi riteniamo che il miglior network di affiliazione gaming in Italia sia Imperial Deal. La nostra scelta è motivata dai seguenti punti:
- Assistenza eccellente. Ove si prospetti un dubbio o sorga una domanda di spiegazioni è possibile avere un immediato e proficuo confronto con il team messo a disposizione da Imperial Deal. L’assistenza viene offerta non solo via email ma anche telefonicamente, tramite Skype e Whatsapp. Gli operatori che ne fanno parte hanno una larga esperienza nel settore dell’online gaming, oltre ad essere in grado di offrire preziosi spunti di marketing;
- Campagne poco inflazionate. Il mercato tricolore, come quello di tutti i Paesi sviluppati è piuttosto saturo, rendendo poco intelligente puntare sempre e solo sui brand di settore noti. Per ottenere profitti realmente interessanti la soluzione migliore consiste nella diversificazione dalla concorrenza. In questa ottica Imperial Deal è in grado di offrire una vasta offerta di siti di gioco legali, sicuri, con licenza ADM ma allo stesso tempo poco inflazionati;
- Velocità ragguardevole. In alcuni casi è possibile proporre l’accesso ad una campagna oggi e di vederla approvata appena 5 minuti dopo o, nel peggiore dei casi attendendo non più di 24 ore dalla richiesta;
- Pagamenti sempre puntuali. Di norma i pagamenti vengono effettuati il 30 di ogni mese ma a volte capita di riceverli addirittura in anticipo. Inoltre, nel caso dei siti giudicati più profittevoli la soluzione di pagamento può diventare settimanale;
- Payout basso. A differenza di quanto ormai proposto dai network concorrenti, Imperial Deal consente di richiedere il pagamento non appena varcata la soglia dei 50 euro;
- Team italiano. I fondatori di Imperial Deal, così come i principali affiliate manager sono tutti italiani. Si tratta di un vantaggio di non poco conto, in quanto nel caso in cui dovessero sorgere problemi di qualsiasi genere sarà più facile interfacciarsi con la controparte al fine di richiedere assistenza.
L’iscrizione è completamente gratuita e non è necessario alcun requisito.