La corsa europea della Fiorentina si interrompe a un passo dal sogno. Dopo il 2-1 dell’andata in favore del Betis, i viola impattano 2-2 al Franchi dopo i tempi supplementari e dicono addio alla possibilità di centrare la terza finale consecutiva di Conference League. A volare a Breslavia per sfidare il Chelsea il prossimo 28 maggio saranno gli uomini di Manuel Pellegrini, abili a sfruttare al massimo le loro occasioni in una partita vibrante e ricca di colpi di scena.
Il match inizia con un Betis aggressivo: Antony sfiora il gol già all’8’, mentre Fornals al 11’ costringe De Gea a un intervento complicato su un tiro-cross insidioso. La Fiorentina si scuote e sfiora il vantaggio al 22’ con una doppia chance di Comuzzo su calcio d’angolo, ma la difesa andalusa salva sulla linea. Il vantaggio ospite arriva alla mezz’ora, grazie a una splendida punizione di Antony che si insacca con l’aiuto del palo. La reazione viola è immediata: Gosens pareggia al 35’ con un colpo di testa da corner, e si ripete pochi minuti dopo, al 42’, completando la rimonta sempre sugli sviluppi di palla inattiva.
Il primo tempo si chiude sul 2-1 per la Fiorentina, con il Betis visibilmente in difficoltà sulle palle alte. Nella ripresa, le squadre si affrontano con maggiore prudenza. L’occasione migliore capita a Ezzalzouli, che salta Pongracic ma trova la deviazione di Comuzzo. Nel finale, Kean spreca una buona chance, mentre De Gea si esalta con due interventi miracolosi su Antony ed Ezzalzouli, mantenendo la parità complessiva.
Nei supplementari, è proprio Ezzalzouli a diventare l’eroe della serata. Al 97’ riceve un cross di Antony e, completamente libero, sigla il 2-2 che ribalta il doppio confronto. I viola provano a reagire, ma lasciano spazi in contropiede e rischiano grosso, con lo stesso Ezzalzouli che colpisce anche un palo nel finale. Nonostante una prestazione generosa, la squadra di Palladino deve arrendersi.
Con questa sconfitta, la Fiorentina chiude il sogno europeo, mentre il Betis guadagna una finale prestigiosa contro il Chelsea, che nell’altra semifinale ha eliminato il Djurgarden grazie a un sofferto 1-0. Per i toscani, resta l’amarezza per un’eliminazione maturata al termine di una sfida equilibrata, dove a fare la differenza sono stati i dettagli e la lucidità negli episodi chiave.