Kraken: exchange di Bitcoin e criptovalute
Investire in criptovalute è un’attività sempre più praticata in ogni parte del globo. Il motivo del feeling tra investitori e innovazione finanziaria è da ricercare soprattutto nel fatto che si tratta di un mercato tra i più liquidi in assoluto, in cui le oscillazioni dei prezzi vanno a creare le condizioni per ritorni clamorosi del denaro investito.
Al tempo stesso, proprio il giro di soldi creato dalla movimentazione degli asset virtuali, che sono migliaia, crea le condizioni per un serie di truffe e raggiri a danno degli utenti meno accorti. Il punto di partenza per evitare che ciò possa accadere è rappresentato in particolare dalla scelta di un exchange in grado di garantire non solo livelli elevati di operatività e servizi all’altezza, ma anche il massimo di sicurezza possibile. Tra i nomi che son considerati in grado di farlo, occorre citare in particolare Kraken. Andiamo quindi a conoscere più da vicino la piattaforma, per cercare di capirne pregi e (eventuali) difetti.
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Cos’è Kraken
Kraken è uno dei maggiori exchange di criptovalute attualmente operanti a livello globale. In particolare è la piattaforma che trasforma il maggior volume di Bitcoin in euro. La sua attività è disponibile in ben 176 Paesi di ogni parte del globo, i cui utenti possono operare la propria scelta in un paniere che conta al momento più di 70 token.
Il sito è stato lanciato in versione beta nel 2013, due anni dopo la sua fondazione a San Francisco, per poi essere quotato sul Bloomberg Terminal nell’anno successivo. Nel maggio del 2015 ha quindi annunciato il lancio beta del trading a margine, diventando uno dei pochi scambi di BTC a offrirlo.

Nel corso della sua attività è riuscito a ritagliarsi una salda reputazione dimostrata dalla decisione presa da Nobuaki Kobayashi, il curatore fallimentare nominato dal tribunale di Tokio al fine di fare da sovrintendente nella vertenza legata al clamoroso crollo di Mt. Gox in qualità di assistente nelle indagini relative all’accaduto e nel processo di restituzione dei fondi restanti ai creditori.
Cos’è un exchange di criptovalute
Prima di proseguire nella nostra panoramica su Kraken, occorre cercare di capire più compiutamente cosa sia un exchange di criptovalute. Il punto di partenza in tal senso è il seguente: per exchange si intende la piattaforma sul web che funge da intermediario nelle varie transazioni relative al denaro virtuale. La sua funzione è in pratica quella di mettere a disposizione una piazza virtuale ove sia possibile effettuare l’acquisto e la vendita delle criptomonete, in maniera tale da poter conseguire un profitto.

Se l’operazione può avvenire in differenti modi, il primo passo per aver diritto a farla è l’apertura di un conto di investimento depositando il denaro necessario per le varie transazioni. Proprio le risorse in questione potranno essere trasformate in valuta virtuale, optando tra i vari asset proposti dalla piattaforma. Se sono immancabili in questo paniere Bitcoin ed Ethereum, gli exchange propongono un numero variabile di Altcoin, operando tale scelta sulla base di proprie personali valutazioni. Essere inclusi nelle contrattazioni di un exchange è molto importante per un token, conferendogli in pratica una patina di rispettabilità tale da tradursi in vantaggi in termini di quotazione.
Come funziona un exchange
Il funzionamento di Kraken, come quello di ogni exchange di criptovaluta, segue determinate regole standard. Il primo passo è naturalmente rappresentato dalla registrazione sul sito. Si tratta in effetti di un passo fondamentale, in quanto gli intermediari finanziari devono rispondere per filo e per segno alle normative tese a identificare gli utenti: In particolare, le normative da rispettare sono due:
- KYC, acronimo di Know Your Customer (letteralmente: “conosci il tuo cliente”), ovvero l’insieme di procedure che devono essere messe in atto da istituti e professionisti per obbligo di legge. Si tratta di procedure tese ad assolvere il compito di acquisire dati certi e informazioni sull’identità della propria utenza;
- AMLD, acronimo di Anti Money Laundry Directives, il cui ultimo aggiornamento è stato recepito in Italia con il decreto legislativo 90 approvato nel corso del 2017. In pratica con questo insieme di norme si cerca di prevenire e impedire il riciclaggio di soldi sporchi da parte delle organizzazioni criminali o da chiunque abbia intenzione di evitare il tracciamento degli stessi.
Una volta che l’exchange avrà accettato l’iscrizione, il secondo passo da espletare consiste nel collegamento di un conto corrente. In tal modo l’utente si ritaglierà la possibilità di trasferire denaro reale sul conto inaugurato sulla piattaforma. Ovvero il denaro che sarà trasformato in virtuale per le varie operazioni di acquisto e vendita che avverranno sull’exchange indipendentemente dal token prescelto di volta in volta.

A questo punto è tutto pronto per poter inaugurare il commercio di criptovaluta. Per poterlo fare occorre esaminare il paniere di prodotti offerti dall’operatore e operare la conversione del proprio denaro reale in una quantità di token corrispondente all’importo impegnato. Naturalmente è possibile fare anche l’operazione inversa, soprattutto nel caso in cui si intenda puntare su una crypto diversa dal Bitcoin, che può essere impegnato anche nelle operazioni di pagamento della vita reale. Per poter portare a termine queste operazioni, però, occorre avere a propria disposizione un wallet, ovvero un portafogli elettronico. Di cosa stiamo parlando?
L’importanza del wallet
Per wallet, indicato anche come portafogli elettronico, si intende il dispositivo cui è affidato il compito di custodire il nostro tesoro virtuale. Se volessimo operare una similitudine con la vita reale, potremmo dire che si tratta del corrispondente di una cassaforte. In questo caso la combinazione è rappresentata dalle chiavi private. Ovvero dalla stringa di caratteri alfanumerici che fungono da password per poter entrare nel dispositivo e avere libero accesso al suo contenuto.
Le chiavi private sono fondamentali: senza di esse diventa praticamente impossibile entrare nel wallet. Devono perciò essere tenute al riparo e, soprattutto, non devono mai essere smarrite. Per farlo le società di sicurezza informatica consigliano di non tenerle mai in memoria (ad esempio su un file conservato sul personal computer) e di farne più di un duplicato. Anche nel recente passato si sono infatti verificati clamorosi casi di smarrimento per effetto dei quali sono stati persi centinaia di milioni di dollari, ovvero il corrispondente reale dei token persi dai legittimi possessori.
I wallet possono essere di vario tipo, ma la distinzione principale è tra quelli software, ovvero sotto forma di programma, e gli hardware, ovvero i dispositivi veri e propri. I secondi sono molto più sicuri, in quanto possono essere mantenuti autonomi dal pc quando non servono per le transazioni. Nell’altro caso possono essere facilmente attaccati dagli hacker, i quali utilizzano varie tecniche per farlo, con risultati spesso clamorosi.
Prima di procedere, occorre ricordare un altro consiglio fornito proprio dagli esperti: tra un wallet proposto da un exchange e uno privato, ovvero da acquistare e installare sul proprio dispositivo, è consigliabile il secondo. Il motivo di questa preferenza è da ricercare nel fatto che i portafogli elettronici delle piattaforme di scambio sono molto più permeabili ad eventuali attacchi, come dimostrano molte vicende del passato, a partire proprio da quella di Mt. Gox, l’exchange fallito nel 2014 dopo una lunga serie di scorrerie e lo svuotamento di un gran numero di portafogli. Non sono pochi tra coloro che ne sono stati vittima ad affermare che si tratta di una pura e semplice truffa, perpetrata dal management dell’exchange.
Per quanto riguarda i wallet privati, occorre al tempo stesso ricordare che occorre installarli e configurarli al meglio. Le operazioni in questione possono però risultare ostiche a chi non possieda adeguate competenze informatiche. In definitiva, occorre comunque considerare al meglio la questione e cercare di fare la scelta migliore, per non lasciare la porta aperta agli hacker.
Come iscriversi a Kraken
L’iscrizione a Kraken è molto semplice e veloce e la procedura prevede una sola fase di autenticazione ovvero quella tramite posta elettronica. I passi necessari per portarla a termine sono i seguenti:
- cliccare sul tasto “Create Account” posizionato in alto a destra del sito, registrandosi come persona fisica;
- procedere alla compilazione dei campi richiesti con i propri dati personali, scegliendo inoltre una password in grado di rivelarsi sicura e, di conseguenza, inattaccabile. Tra i dati personali richiesti c’è anche l’indirizzo di posta elettronica cui l’exchange invierà la email di verifica tesa a verificare l’identità del richiedente;
- seguire le istruzioni contenute nella comunicazione, in modo da aprire una nuova pagina in cui dovrà essere inserita l’activation key. Dopo l’espletamento di questo passaggio e aver cliccato su “Create Account”, il nuovo utente sarà reindirizzato all’interno della piattaforma al fine di completare l’iter;
- a questo punto è possibile accedere di nuovo al conto facendo clic sul tasto “Log in” situato sulla parte alta della pagina, a destra.
Occorre anche ricordare che una volta completata l’iscrizione è comunque necessario un ulteriore passaggio, quello relativo alla verifica della documentazione inviata a supporto della propria richiesta e del numero di cellulare. La prima avviene cliccando su “Get Verified”, posizionato nel menù visibile al centro della pagina “Account”. In base alla tipologia di verifica del conto che si intende avere (Tier 1, Tier 2, Tier 3 e Tier 4) occorre seguire le indicazioni di Kraken per poter completare la procedura. A questo punto non resta che attendere l’arrivo di una nuova email da parte dell’operatore che confermi l’avvenuta registrazione.
Mettere in sicurezza il proprio account
Prima di iniziare a tradare asset virtuali, occorre però espletare un altro passo di grande importanza. Come abbiamo ricordato in precedenza, infatti, il settore è stato ripetutamente funestato dagli attacchi informatici tesi a sottrarre il contenuto dei wallet. Per evitarli occorre porre le basi necessarie, dispiegando una vera strategia tesa a mettere in sicurezza il nostro account. I passi per farlo sono i seguenti:
- utilizzare nella fase di registrazione un indirizzo di posta elettronica diverso da quello che si utilizza abitualmente;
- adottare sempre la procedura di identificazione a due fattori (2FA), tramite applicazioni come Google Authenthicator o Authy;
- evitare di salvare i propri indirizzi di posta elettronica e le password sul proprio personal computer o sulle chiavi online messe a disposizione dagli exchange;
- utilizzare, ove possibile, USB criptate per salvare dati.
Come depositare su Kraken
Una volta conclusa la registrazione e aver messo in sicurezza il proprio account, è quindi arrivato il momento di operare il proprio deposito su Kraken. Proprio sui soldi in questione potremo infatti impostare il nostro trading online di criptovaluta.
Per farlo occorre selezionare la voce “Deposit”, per arrivare alla quale occorre collegarsi alla pagina “Account” per poi cliccare sul riquadro “Funding”. A questo punto è possibile operare la propria scelta tra le alternative disponibili di valuta digitale o fiat messe a disposizione dall’operatore.
Per quanto concerne le tempistiche e i costi di accredito del denaro, sono le seguenti:
- con “Bonifico Bancario SEPA” occorrono tra i 2 e i 3 giorni lavorativi e l’operazione non comporta costi;
- nel caso di “EUR Bank Wire Deposit” non mutano le tempistiche, ma la commissione si eleva a quota 10 euro.
A questo punto è tutto pronto per poter iniziare a fare trading di valuta virtuale. Prima di farlo occorre però ricordare una cosa: si dovrebbe investire solo se si è sicuri della formazione di un trend, in quanto piccoli movimenti di prezzo non farebbero altro che coprire (a malapena) le commissioni necessarie. Inoltre occorre cercare di prendere posizione per tempo, ovvero prima che il trend si sgonfi e inizi il ritracciamento del prezzo del token in oggetto.
Come fare trading di criptovalute
Una volta che sia stata completata la fase di versamento su Kraken è quindi possibile comprare criptovaluta scambiandola con le principali valute fiat. Per quanto riguarda il paniere di prodotti su cui è possibile tradare non mancano naturalmente Bitcoin ed Ethereum. Cui va ad aggiungersi un congruo numero di Altcoin, a partire da Bitcoin Cash, Dash, EOS, Ethereum Classic, Gnosis, Iconomy, Litecoin, Melon, Augur, Tether, Dogecoin, Stellar, Monero, Ripple, Zcash e molte altre.

Una volta che sia stata scelta la coppia su cui si desiderare fare trading, dalla sezione “Trade” della propria pagina personale occorre cliccare sulla voce “New Order”, in modo da poter operare la scelta tra le alternative di ingresso che la piattaforma mette a disposizione:
- New Order Simple. In questo caso occorre cliccare sulla voce “Buy” e impostare l’ammontare. Tramite la modalità “Market” si acquista al prezzo di mercato corrente la coppia scelta, ove invece si opti per la voce “Limit” occorre inserire il prezzo al quale si intende acquistare. Inoltre è necessario impostare il livello di leva desiderato, la tempistica dell’ordine (subito o partendo da una determinata data?) e quando decadrà.
- New Order Intermediate con lo stesso modus operandi per “Market” e “Limit”, compresa l’impostazione degli altri parametri;
- New Order Advanced, per il quale sussiste lo stesso modo di procedere.
Infine un ultimo step, quello rappresentato dal desiderio di impostare stop loss o take profit, per il proprio commercio. Per poterlo fare occorre impostare il tutto nella sezione “Conditional Close”. Considerate le fluttuazioni dei prezzi, si tratta di un’operazione altamente consigliabile.
La posizione o l’ordine piazzato possono essere oggetto di verifica all’interno della sezione “Orders” cliccando sulla voce “Trade”.
Quanto costano le commissioni su Kraken
L’acquisto di criptovalute che comporti l’utilizzazione di una carta di credito o di debito prevede una commissione del 3,75% sul totale più 0,25 centesimi di euro. Nessuna commissione è invece prevista nel caso in cui si intenda effettuare l’acquisto con gli euro eventualmente disponibili sul proprio account personale. Una eventualità tale, però, da comportare l’applicazione di uno spread leggermente superiore alla media.
Nel caso in cui gli ordini di Acquisto, Vendita o Conversione prevedano il passaggio attraverso il widget “Compra Crypto”, Kraken applica una commissione pari all’1,5%. Che cala allo 0,9% ove si acquisti una stablecoin con un’altra divisa analoga (USDT, USDC o DAI) o in dollari statunitensi. Ove la transazione comporti l’utilizzo della leva saranno applicate ulteriori commissioni di apertura del margine e di rollover.
Non sono applicate commissioni per il trasferimento di fondi da e verso il Futures Wallet, per lo Staking, lo stoccaggio dei fondi, in caso di inattività dell’account o per la manutenzione dello stesso. Così come non comportano commissioni gli ordini annullati prima dell’effettuazione.
Quali criptovalute si possono scambiare su Kraken
Il numero di criptovalute supportate da Kraken è attualmente di 123. Tra di esse le più conosciute sono le seguenti, in ordine alfabetico: AAVE, Algorand, Augur, Axie Infinity, bancor, Basic Attention Token (BAT), Bitcoin, Bitcoin Cash, Cardano, Chianlink, Chiliz, Compound, Cosmos, Curve, DAI, Dash, Decentraland, Dogecoin, Enjin Coin, EOS, Ethereum, Filecoin, Gnosis, Kusama, Lisk, Litecoin, Maker, Monero, OmiseGO, Polkadot, Polygon, Qtum, Ripple, Serum, Shiba Inu, Solana, Stellar Lumens, SUSHI, Terra (LUNA), Tether, Tezos, The Graph, The Sandbox, Tron, Uniswap, Wave, Wrapped Bitcoin e Zcash.

Come acquistare e vendere criptovalute con Kraken
L’acquisto e la vendita di asset virtuali attraverso Kraken è estremamente semplice. Non solo per chi è ormai esperto in questo genere di operazioni, ma anche per i neofiti. A rendere tutto molto semplice è proprio l’estrema intuitività che caratterizza la piattaforma.
Il procedimento da seguire si compone in particolare dei seguenti passi:
- collegarsi alla home page del sito;
- cliccare su “Compra crypto” in modo da permettere l’apertura una di una finestra attraverso la quale poter scegliere la criptovaluta che si intende comprare;
- indicare l’importo corrispondente in euro che si intende convertire nel token indicato e confermare l’avvio del procedimento, non senza aver prima inserito il metodo di pagamento preferito per l’espletamento della transazione.
In pratica si tratta della stessa procedura che si metterà in campo al fine di vendere e convertire le criptovalute. Tutto quindi molto semplice e facile da comprendere, anche per chi si trova ai primi passi nel trading di criptovaluta.
Come chiudere una posizione su Kraken?
Una volta aperta una posizione, non bisogna fare altro che attendere la sua evoluzione. Occorre naturalmente partire da un presupposto: non è detto che la propria previsione si verifichi, anzi, nel trading è più facile il contrario. Occorre quindi pensare ad una strategia di ottimizzazione del proprio investimento, in grado non solo di sfruttare i margini di guadagno, ma anche di limitare le possibili perdite. Per farlo abbiamo già ricordato la possibilità di utilizzare stop loss e take profit, che fanno scattare la chiusura automatica della transazione.
Se invece si intende procedere in autonomia è possibile chiudere una posizione, restituendo i fondi avanzati alla borsa. Per farlo, l’utente deve in particolare creare un ordine che vada nella direzione esattamente contraria a quello che desidera chiudere.
Come prelevare i soldi da Kraken
I passaggi per effettuare i prelievi sul proprio conto sono esattamente gli stessi, cliccando sul tasto “Prelievi”. Anche in questo caso è disponibile la funzionalità di prelievo tramite bonifico istantaneo, il quale per ovvie ragioni risulta essere molto comodo per tutti coloro i quali hanno adottato la piattaforma per il proprio trading. Per poter usufruire di questa funzione, occorre però versare 90 centesimi di euro in qualità di commissione.

Come pagare con Kraken
Per iniziare a operare sulla piattaforma è naturalmente necessario depositare il denaro che dovrà fungere da carburante per le movimentazioni successive. Anche in questo caso il tutto risulta semplice grazie all’intuitività che è una caratteristica peculiare del sito. Non occorre fare altro che cliccare su “Versamenti” per dare luogo all’apertura di una finestra a tendina con diverse opzioni da selezionare.
Tra quelle disponibili occorre scegliere “Depositi”, in maniera da procedere alla scelta del metodo di pagamento. Tra le opzioni messe a disposizione dei clienti è anche in questo caso presente quella per i bonifici istantanei. Una volta deciso il primo deposito non resta che attendere 72 ore per poter iniziare tutte le operazioni successive.
Assistenza clienti Kraken: come chiedere aiuto e informazioni
Un aspetto molto importante, ma troppo spesso sottovalutato da chi fa trading online, è quello rappresentato dall’assistenza clienti. Non è infatti raro il caso di malfunzionamenti o disguidi potenzialmente nocivi per i trader, che necessitano quindi di un ausilio in grado di risolvere rapidamente i problemi.

Per quanto riguarda Kraken, la piattaforma presenta il suo servizio di assistenza alla stregua di un vero e proprio biglietto da visita. In particolare, promette un servizio di assistenza ai suoi clienti globale e aperto tutto il giorno, anche nel corso delle festività. A lavorarci è un gran numero di operatori esperti in crittografia e finanza, pronti di conseguenza a sbrigare le varie questioni e accontentare le esigenze proposte in ogni momento.
Qual è l’effettivo livello del servizio proposto, aldilà delle assicurazioni di Kraken? Le opinioni che abbiamo reperito online sembrano in effetti confermare le asserzioni dell’azienda californiana: l’assistenza è in grado di fornire risposte veloci ed esaurienti, ma soprattutto personalizzate, quindi non standardizzate. Tanto da spingere molti utenti a definirlo il miglior servizio clienti in assoluto, nell’ambito degli exchange di criptovalute. Un fattore di non poco conto in un’attività giocata spesso sul filo dei minuti, nel corso dei quali un minimo intoppo può comportare un salasso finanziario di rilievo.
Altro fattore da porre in rilievo è il fatto che a risolvere eventuali problematiche è sempre il fattore umano e non un bot. Proprio gli operatori in carne e ossa consentono di risolvere ogni anno milioni di ticket in maniera positiva.
Il primo strumento proposto da Kraken è la chat live. Cui va ad aggiungersi un Help Center ricco di articoli in grado di riuscire a fornire un chiarimento preventivo per chi cerca risposte. Ove non si riesca a trovare risposte soddisfacenti con la chat e l’Help Center è poi possibile rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica riservato alla clientela per avere assistenza, ovvero support@kraken.com, mentre non è prevista l’assistenza tramite Whatsapp. Infine è possibile comunicare con l’exchange anche tramite la pagina Facebook aziendale.
Kraken: pro e contro
Siamo quindi quasi giunti alla fine di questa disamina su quello che è considerato un vero e proprio gigante, per quanto riguarda la compravendita di Bitcoin e Altcoin. A questo punto, non resta che cercare di capire quali sono i motivi per adottare Kraken oppure ripiegare su altra soluzione, ovvero pro e contro.
Tra i primi possiamo senz’altro includere i seguenti:
- i livelli di sicurezza elevatissimi proposti a beneficio della clientela;
- il godimento di un regolare permesso ad esercitare in qualità di fornitore di servizi finanziari;
- la grande facilità di utilizzo delle funzionalità presenti sulla piattaforma.
Sull’altro piatto della bilancia occorre invece considerare costi che sono considerati tra i più elevati in assoluto per alcuni servizi. Si tratta di un difetto relativo, in considerazione dei servizi proposti, ma da tenere presente in quanto rende più difficile un utilizzo proficuo per i trader alle prime armi. Per poter essere remunerativa, un’operazione deve infatti garantire un pingue ritorno e, come si dovrebbe sapere, nel trading di asset finanziari l’assoluta sicurezza che le operazioni vadano a buon fine rappresenta un vero e proprio miraggio. Non a caso Kraken è consigliato ai trader più esperti.
A questo evidente contro se ne aggiunge poi un altro, quello rappresentato da una applicazione da utilizzare su smartphone che si rivela poco performante rispetto ad altre concorrenti. In particolare non consente di fare tutte le operazioni disponibili sul sito e presenta dei blocchi che possono anche durare ore. In una attività come questa, giocata a volte sul filo dei minuti, si tratta di un limite evidente, ma che probabilmente sarà eliminato con il passare del tempo.
Opinioni su Kraken: è un sito affidabile?
L’ultima domanda che si dovrebbe porre chi ha avuto la pazienza di leggere quanto scritto sinora, non può che essere la seguente: Kraken è un sito realmente affidabile?
Un quesito abbastanza prevedibile alla luce dei tanti disguidi che si sono verificati di recente nei rapporti tra piattaforme di trading crypto e utenza. L’ultima e più clamorosa è la vicenda legata al blocco di Robin Hood nel corso del pump and dump di WallStreetBets. In quella occasione, infatti, un gran numero di utenti della app furono in pratica esclusi dalle contrattazioni mentre infuriava la battaglia contro gli Hedge Funds scatenata dai redditors. Pochi giorni dopo si venne a sapere che Robin Hood era collegato ad uno di questi fondi, che aveva versato milioni di dollari in un round di finanziamenti precedente.
Per capire meglio la reputazione di Kraken, possiamo fare un giro di orizzonte sul web alla ricerca di opinioni. Che per quanto riguarda l’affidabilità sembrano abbastanza univoche: Kraken è affidabile. Chi deposita i propri soldi sul conto può essere sicuro che non saranno utilizzati per scopi diversi dal trading o sottratti, come accaduto in occasione di alcune truffe del recente passato (basti chiedere in tal senso ai clienti di QuadrigaCX). Essendo depositario di una regolare licenza bancaria, l’exchange è sottoposto alla vigilanza degli enti preposti alla corretta esecuzione delle operazioni di trading. Questo basta e avanza per rispondere affermativamente al quesito di partenza.