La Liga si è conclusa ed è tempo di bilanci per le big del campionato spagnolo: su tutte l’Atletico Madrid, che ha concluso la stagione 2023 con un pizzico di amaro in bocca. I Colchoneros hanno perso all’ultima giornata l’occasione di scavalcare i rivali cittadini del Real Madrid e di finire secondi in classifica. L’Atleti ha chiuso con un punto di distacco dai Blancos, al terzo posto in graduatoria. Pesa come un macigno non aver sfruttato il pareggio dei cugini contro l’Athletic Bilbao, del tutto imprevedibile anche in chiave quote per la Champions. Ciononostante, la stagione dei ragazzi di Simeone in campionato può comunque dirsi positiva per una serie di fattori. Ecco perché.
La grande “remuntada” post Mondiale
Dopo una prima parte di stagione ricca di alti e bassi, la vera svolta per l’Atletico Madrid è rappresentata dalla sosta forzata per il Mondiale 2023. Basti pensare che, alla 16esima giornata, la prima dopo il Qatar, i Colchoneros sono addirittura quinti in classifica, scavalcati da Real Sociedad e Betis. Ed è qui che parte l’escalation dei madrileni, capaci di risalire la china e di inanellare un filotto di 11 risultati utili consecutivi. Poi arriva la sconfitta col Barcellona, saldo al comando della classifica. Ma i ragazzi di Simeone non perdono l’entusiasmo e il loro momento d’oro culmina il 3 maggio: l’Atleti vince la nona partita nelle ultime dieci disputate, mettendo a referto cinque reti segnate per la seconda gara consecutiva. Un successo che vale il momentaneo sorpasso al Real Madrid al secondo posto. Sorpasso che, tuttavia, ha vita breve: il 4 giugno, col pareggio esterno per 2-2 contro il Villarreal, la stagione si conclude con l’obiettivo minimo, quel terzo posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League.
Il nuovo assetto tattico
Gran parte dei meriti, ancora una volta, va al condottiero dell’equipaggio. Il 4 marzo, in concomitanza della vittoria per 6-1 sul Siviglia, Diego Simeone diviene l’allenatore con più panchine in assoluto nella storia dell’Atletico. Mai come quest’anno, il Cholo sembra mostrare segnali di un’inversione di rotta nella sua filosofia di gioco. La squadra sfoggia una fase offensiva più spumeggiante, non si accontenta di vincere ma vuole anche convincere. Lo dimostrano i numeri dell’attacco, il secondo più prolifico del campionato dopo quello del Real Madrid, con statistiche identiche a quelle dei più quotati campioni blaugrana. Un successo che parte dal cambio modulo, un innovativo 3-5-2 che permette di esaltare meglio le caratteristiche delle frecce all’arco di Simeone.
Le performance e la valorizzazione dei giocatori
Le prestazioni degli attaccanti Rojiblanco sono sotto gli occhi di tutti. Griezmann è il miglior giocatore di movimento del campionato, con 15 gol e 16 assist. Bene anche Morata, soprattutto dopo il Mondiale: prima della sosta aveva realizzato solo 4 reti, dopo ne mette a segno altre 9. Chiude positivamente la stagione anche Molina, vecchia conoscenza del campionato italiano: l’ex Udinese è citato da Simeone tra i giocatori più in crescendo nella seconda parte. Un’ulteriore conferma di quanto il tecnico argentino, che ha ancora un altro anno di contratto a Madrid, sia ancora una volta importante per l’economia di questa squadra.
Una giornata da ricordare
In definitiva non si può certo dire che una stagione del genere, culminata con le prestazioni di livello tra febbraio e maggio, sia da buttare. Si sa, i tifosi vogliono sempre vincere, ma con un Barcellona così ci sarebbe voluto un campionato perfetto. A proposito dei tifosi Colchoneros, alcuni di loro ricorderanno l’annata per essere riusciti a coronare un sogno: quello di scendere in campo insieme ai giocatori dell’Atletico Madrid. Vi immaginate le loro facce quando hanno capito di poter giocare una partitella con Carrasco, Witsel, Doherty e Hermoso? Ecco la visita a sorpresa all’Atletico Madrid.