Il Milan è ancora una volta capace di risorgere nei momenti più complicati: i rossoneri infatti sbancano il Ferraris superando il Genoa per 2-1, grazie a due reti messe a segno in appena sessanta secondi. Una vittoria che vale oro per Sergio Conceiçao, alla sua terza affermazione consecutiva – dopo il successo nel derby di Coppa Italia e quello contro il Venezia – e che proietta i rossoneri a quota 54 punti in classifica.
E pensare che a passare in vantaggio erano stati i padroni di casa: Vitinha, appena entrato, aveva punito Maignan al 61′ con un elegante piatto al volo su assist di Martin. Ma il Milan ha confermato la sua vocazione alla rimonta: al 76′ Rafael Leao – subentrato nel primo tempo all’infortunato Fofana – ha trovato il pari con una conclusione deviata da Norton-Cuffy, e appena un minuto più tardi è stato Frendrup, nel tentativo di anticipare Joao Felix, a insaccare nella propria porta il gol del sorpasso rossonero.
Nel primo tempo il Genoa aveva messo alle corde il Milan, sfiorando il vantaggio in più occasioni: decisivo Mike Maignan con tre interventi prodigiosi su Norton-Cuffy, Pulisic (in un clamoroso quasi autogol) e Messias. Dall’altra parte Leali ha risposto con due ottime parate, tenendo la gara in equilibrio fino all’intervallo.
La gestione dei cambi si è rivelata determinante per Conceiçao: oltre a Leao, sono risultati incisivi anche Gimenez, autore dell’assist dell’1-1, e Joao Felix, entrato bene in partita e capace di mettere in difficoltà il centrocampo rossoblù. Jovic, tornato titolare, non ha brillato, ma il tecnico portoghese ha avuto risposte importanti dalla panchina.
Nota negativa per il Milan, l’infortunio al piede sinistro di Fofana e la squalifica di Leao, che salterà la sfida di venerdì proprio contro il Bologna, rivale anche nella finale di Coppa Italia. Per il Genoa, una prestazione comunque generosa, vanificata dall’ennesima beffa in una stagione fatta di alti e bassi.
Il Milan prosegue la rincorsa al miglior piazzamento europeo possibile, con la consapevolezza di poter contare su una rosa profonda e su un allenatore capace di cambiare il volto delle partite in corsa.