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Il Pagellone di Colucci: Dybala come a Palermo, Mazzarri alla sagra delle scuse. La Fiorentina è senz’anima

Bottadiculo

La Serie A è arrivata a giocare la tredicesima giornata di campionato, con Juventus e Inter ancora impegnate nel testa a testa in vetta dopo le vittorie contro Atalanta e Torino in trasferta. In zona Champions vincono Lazio e Roma, mentre Milan e Napoli deludono anche nello scontro diretto. In questo articolo diamo spazio al meglio e al peggio di quanto visto nel tredicesimo turno, con un pagellone vero e proprio, a tratti anche ‘goliardico’ e fatto per strappare magari anche una risata, andando in ordine decrescente da 10 a 0. Eccolo di seguito:

VOTO 10 – A Paulo Dybala e alla sua prestazione scintillante e da migliore in campo contro l’Atalanta. La Juventus con l’HD non è così male e anche senza CR7 a questo punto Sarri si gode il 9 e il 10. Quest’ultimo è sembrato quello ammirato con la maglia del Palermo, sgusciante, velocissimo e irrefrenabile. Un Dybala in formato deluxe. JOYA PER DAVVERO

Paulo Dybala, attaccante Juventus

VOTO 9 – A Dejan Kulusevski che continua a impressionare con la maglia del Parma, per maturità (eppure è solo classe 2000!), fisicità, tecnica e personalità. Anche a Bologna è il migliore in campo, segna il momentaneo 1-0, semina avversari come se fosse a Kitzbuehl tra i paletti dello slalom speciale e regala assist ai compagni. E l’Atalanta, che ne detiene il cartellino, sta già iniziando a spostare sempre più verso l’alto il prezzo del suo cartellino. Percassi si frega le mani … PREDESTINATO

VOTO 8 – All’Inter di Antonio Conte che gioca un match perfetto all’Olimpico contro il Torino, in una serata che poteva essere molto complicata per le avverse condizioni meteo e un terreno di gioco non certo perfetto. Ma i nerazzurri si sono ‘abbassati’ a livello di battaglia, mettendo sotto i granata senza problemi. SOLIDA

VOTO 7 – A Samuel Di Carmine e al suo ‘cuore Fiorentina’ lasciato giustamente a casa nel momento di freddare Dragowski e far vincere il Verona. “Ho ho la Fiorentina nel cuore, è la città e la squadra in cui sono cresciuto, ma segnare è stato importante, anche pensando alla corsa per la salvezza”. Insomma un ex senza dente avvelenato, ma determinante col suo piatto destro. LETALE … DA EX

VOTO 6 – A Felipe Caicedo e alla sua sempre pronta risposta quando Simone Inzaghi lo manda in campo. Gli diamo voto 6 solo perché le altre caselle ‘+’ sono già occupate. Ma è una sufficienza ampia e meritata quella per l’ecuadoregno, mai polemico e spesso decisivo, come al Mapei Stadium nel 2-1 al 92’. SEMPRE PRONTO

Felipe Caicedo, attaccante Lazio

VOTO 5 – Ad Andrea Consigli che sbaglia in maniera evidente sul gol di Immobile, per il momentaneo 1-0 della Lazio. Il portiere del Sassuolo si fa passare il pallone sotto il proprio corpo, commettendo un errore. Che però ci può stare, d’altronde la vita dell’estremo difensore è fatta di grandi interventi e grandi errori. SFORTUNATO

VOTO 4 – E siamo anche buoni nei confronti di Milan e Napoli. La sfida del Meazza non ha regalato granché, per un match senza grandi contenuti tecnici e i due unici acuti di Insigne, che ha propiziato il gol di Lozano, e Bonaventura in occasione delle due marcature per l’1-1. Da squadre così ci si aspetta davvero di più, per Pioli e Ancelotti però il compito si preannuncia arduo. CHE NOIA

VOTO 3 – Alla Fiorentina senz’anima vista al Bentegodi. E non lo diciamo con cattiveria, visto che anche il direttore sportivo Daniele Pradé ha dichiarato: “Questa sconfitta ci dà una bella ridimensionata. Sono preoccupato. Montella? Non dobbiamo difenderlo a spada tratta ogni volta ma va considerato che è una squadra nuova, chiusa al 3 settembre”. Insomma il tecnico di Pomigliano d’Arco non è in discussione, ma di sicuro di qui a Natale si gioca tanto. ALLERTATO

Dalbert, Montella, Fiorentina

VOTO 2 – A Mato Jajalo e alla seconda ammonizione subita durante Sampdoria-Udinese che lascia i friulani in dieci uomini al minuto 52. Alla fine è l’episodio che indirizza il match dalla parte dei blucerchiati. Un fallo ‘sciocco’ e da tergo ai danni di Ramirez a metà campo, sapendo di essere già ammonito. INGENUO

VOTO 1 – Al Torino di Walter Mazzarri, con quest’ultimo sempre più contestato assieme anche al presidente Urbano Cairo. Dopo la rete di Lukaku per il 3-0 dell’Inter a inizio ripresa, il cuore pulsante del tifo granata, la Curva Maratona, ha iniziato a contestare e anche pesantemente. Questa volta il tecnico livornese dà la colpa all’ingenuità sul primo gol interista, subito in 10 con Belotti a bordo campo. Ma le scuse stanno a zero, i 14 punti sono davvero pochi per chi, almeno nelle intenzioni, dovrebbe lottare per l’Europa. E Mazzarri ne trova sempre una, come se fosse sempre invitato alla ‘sagra delle scuse’. Ora sarebbe bene, invece, guardarsi alle spalle … INDIFENDIBILE

VOTO 0 – Al Brescia di Massimo Cellino, Fabio Grosso e Mario Balotelli. Non c’è nessuno da escludere in questo momento ‘nero’ delle Rondinelle, partite bene ma ora reduci da cinque sconfitte di fila, che fanno sette nelle ultime otto. Troppa tensione nell’ambiente, esonero di Corini affrettato e adesso i primi ‘sbalzi’ di umore di Super Mario. Bisogna parlare meno e fare di più, prima che sia troppo tardi. IN CONFUSIONE

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