La Serie A è arriva a giocare la sedicesima giornata di campionato, con l’Inter che ha subito l’aggancio in vetta dalla Juventus, pareggiando contro la Fiorentina con l’1-1 viola arrivato al 92’. In questo articolo diamo spazio al meglio e al peggio di quanto visto nel 16esimo turno, con un pagellone vero e proprio, a tratti anche ‘goliardico’ e fatto per strappare magari anche una risata, andando in ordine decrescente da 10 a 0. Eccolo di seguito:
VOTO 10 – A Manolo Gabbiadini e al secondo derby di Genova deciso dal suo ‘maligno’ sinistro. Chiamatelo pure maledizione Genoa, dopo quella punizione del settembre 2014 che aveva mandato ko i rossoblu allora allenati da Gasperini. Adesso è stato quello di Thiago Motta ad essere punito dal velenoso mancino del 28enne di Calcinate. MALEDIZIONE GENOA
VOTO 9 – Al Parma di Roberto D’Aversa sempre più Freccia Rossa. Quando partono Gervinho e Kulusevski in contropiede, i difensori avversari sono costretti a correre e ad affannarsi come quando vai alla stazione a prendere il treno e sei in ritardo. Sono 8 i gol in contropiede in questo campionato per i ducali, di gran lunga la propria qualità migliore. FRECCIA ROSSA
VOTO 8 – A Dusan Vlahovic e al ragazzo classe 2000 che ferma l’Inter al Franchi al 92’, consentendo alla Fiorentina di agguantare un punto fondamentale, anche per il futuro di Montella. Per lui già terzo gol in Serie A, dopo la doppietta al Cagliari che però non aveva portato punti. PREDESTINATO
VOTO 7 – Al tridente della Juventus tutto qualità e fantasia che Maurizio Sarri ha deciso di mandare in campo per la prima volta in stagione dal 1’: Dybala, Higuain e Ronaldo tutti assieme per spazzare via in un solo tempo l’Udinese. Esperimento riuscito e subito il dubbio: lo rivedremo anche in partite più complicate? Non una risposta certa, forse non lo sa nemmeno Sarri al momento. Ma l’attacco in HDR merita ancora fiducia. ALTA QUALITA’
VOTO 6 – Ad Eugenio Corini e al suo Brescia. Il ritorno del tecnico ex Chievo e Palermo in panchina è coinciso con le due vittorie consecutive delle Rondinelle contro Spal prima e Lecce poi. La scelta di allontanarlo da parte di Massimo Cellino si è rivelata un errore clamoroso, durato però solo il breve volgere di tre giornate. RIGENERANTE
VOTO 5 – A Federico Chiesa e ad un lungo momento di assoluta anonimia. Il suo incedere in campo non è quello dei giorni migliori, anche acciaccato per via di qualche problema fisico di troppo. Dopo un’ora Montella lo sostituisce nel match contro l’Inter per inserire Vlahovic. Cambio azzeccato. ANONIMO
VOTO 4 – A Kalidou Koulibaly e al suo finale di 2019 da incubo. Errori in serie e un ‘buco’ clamoroso che manda in porta Kulusevski per il momentaneo 0-1 del Parma. Bastano tre minuti contro i ducali per sbagliare e farsi male nella stessa azione. SCIAGURATO
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VOTO 3 – A Milan Skriniar e alla mancanza di lucidità al 92’ che corre fianco a fianco a Vlahovic, non provando a fare fallo. Il centrale slovacco pecca di superficialità e presunzione, finendo però per vedere la bordata del serbo finire sotto il sette alla desta di Handanovic. PRESUNTUOSO
VOTO 2 – Alla fase difensiva del Torino e ad Ola Aina nello specifico. I granata dominano per 70 minuti al Bentegodi contro il Verona andando avanti 0-3, ma poi subiscono la veemente reazione degli scaligeri sino al clamoroso 3-3 finale. E specie nel terzo gol la difesa di Mazzarri non fa una bella figura, ancor meno Ola Aina che in occasione del 3-3 si fa una bella ‘dormita’ restando chilometri indietro rispetto agli altri compagni. In vena di regali … COME BABBO NATALE
VOTO 1 – Alla ‘iellata’ predizione di Paolo Ghiglione all’intervallo di Genoa-Sampdoria. “La Sampdoria è molto chiusa, dobbiamo aver pazienza e far girare la palla veloce. Prima o poi l’occasione arriverà”. Per sua sfortuna l’occasione arriva, ma quella che all’85’ lui stesso innesca per i blucerchiati e poi a segno con Gabbiadini. IELLATO
VOTO 0 – Ad Aurelio De Laurentiis e alla sue bizzarre scelte. ‘Caccia’ Carlo Ancelotti dopo una qualificazione agli ottavi di Champions League che non si vedeva ormai da anni a Napoli. Perlopiù da imbattuto e con 4 punti fatti contro lo schiacciasassi Liverpool da un anno e mezzo a questa parte. Chiama Gattuso e lo espone subito alla ‘figuraccia’ contro il Parma. IN TILT