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Il Pagellone di Colucci: Commisso troppo gentile, Atalanta storica. Preziosi senza panettone, Milan imbarazzante

Bottadiculo

La Serie A è arriva a giocare la diciassettesima giornata di campionato, con Inter e Juventus sempre appaiate in vetta a quota 42 punti, dopo i rispettivi successi contro Genoa e Sampdoria. In questo articolo diamo spazio al meglio e al peggio di quanto visto nel 17esimo turno, con un pagellone vero e proprio, a tratti anche ‘goliardico’ e fatto per strappare magari anche una risata, andando in ordine decrescente da 10 a 0. Eccolo di seguito:

VOTO 10 – A una squadra che non si ferma e che in giornata di grazia diventa macchina da gol. Stiamo parlando dell’Atalanta di Gasperini che chiude l’anno solare con 81 gol all’attivo, la migliore della Serie A. E lo storico 5-0 rifilato al Milan è la ciliegina sulla torta di un 2019 che rimarrà impresso nella mente degli orobici e non solo. STORICA

VOTO 9 – A Lorenzo Pellegrini e alla sua continuità di prestazioni finalmente arrivata. Al netto degli infortuni, il duttile centrocampista giallorossa dispensa qualità come Babbo Natale farà di qui a poco il 25 dicembre. Assist, passaggi illuminanti e adesso anche i gol ad impreziosire il tutto. CHE QUALITA’

VOTO 8 – Ai super gol di Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo durante Sampdoria-Juventus giocata mercoledì scorso. Quello del portoghese ha rubato la scena per essere rimasto letteralmente sospeso in aria per arrampicarsi a prendere il traversone di Alex Sandro, ma non di meno il gesto di assoluta tecnica dell’argentino. Per dirla alla sudamericana … GOLAZI

VOTO 7 – A Romelu Lukaku che, oltre a tornare al gol contro il Genoa con una bella doppietta, ‘regala’ da buon Babbo Natale il rigore del 3-0 al baby Esposito. Un gesto subito sottolineato dal boato del Meazza quando l’ex United ha ceduto il pallone nella mani del giovanissimo talento nerazzurro. MISERICORDIOSO

Romelu Lukaku, attaccante dell'Inter

VOTO 6 – A Leonardo Semplici per la tenacia dimostrata e anche per la grinta trasmessa ai suoi nel match decisivo per le sorti della sua panchina. Un esame superato a pieni voti con la vittoria in rimonta della sua Spal per 2-1 contro il Torino. TENACE

VOTO 5 – Al 2019 in Serie A del Lecce nei match del Via del Mare. Nessuna vittoria, quattro pareggi e quattro sconfitte. E soprattutto all’approccio dei giallorossi alle sfide casalinghe, costretti a rimontare sempre, anche due gol di svantaggio. E va già bene che contro Cagliari e Genoa lo 0-2 si è trasformato, anche con un pizzico di fortuna, in 2-2. CASA AMARA CASA

VOTO 4 – A Massimo Ferrero e all’ennesima caduta di stile del numero uno blucerchiato, ‘beccato’ dalle telecamere intento in un gestaccio dopo la rete del momentaneo 1-1 di Caprari durante Sampdoria-Udinese. A chi fosse rivolto non ci interessa, ma il presidente di un club non può e non deve fare gesti simili. Inutile invocare ‘pace e bene’, per poi cadere a ripetizione. VOLGARE

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VOTO 3 – Al Torino di Walter Mazzarri andato ancora in tilt e sconfitto in casa contro la Spal. Un fine di 2019 da incubo o quasi per i granata, dopo aver gettato alle ortiche la vittoria contro il Verona prima, da 0-3 a 3-3. E anche contro l’ex fanalino di coda Spal, l’1-0 si è trasformato alla fine in 1-2. La Befana il 6 gennaio porta il carbone, Mazzarri può fare il carico sin d’ora… SOLO CARBONE

VOTO 2 – Al Genoa di Enrico Preziosi che, ormai, non fa altro che mercanteggiare in estate e inverno creando squadre senza capo né coda. A farne le spese una quantità sesquipedale di allenatori, esonerati in continuazione. Questa volta Thiago Motta che, pure, lo stesso Preziosi aveva incensato una settimana fa: “Sono pronto a scommettere un miliardo: allenerà un top club nel giro di due anni. È un predestinato”. Menomale si chiama Motta, eppure Preziosi resta senza panettone… ALLO SBANDO

Enrico Preziosi, presidente Genoa

VOTO 1 – Alla Fiorentina e alla gestione della questione Montella. Un esonero ormai consumato da tempo e ufficializzato dopo ben 17 giornate. Un’infinità di tempo, con Rocco Commisso che ha pagato il fatto di essere ‘troppo gentile. I viola non sono squadra da lottare per lo scudetto, ma nemmeno dover arrancare nei bassifondi. TROPPO GENTILE

VOTO 0 – All’inguardabile Milan (non) visto al Gewiss Stadium contro l’Atalanta. Una squadra che ha perso la dignità giocando un match senza cuore e anima, travolta senza appello dai ragazzi di Gasperini. Prestazione davvero imbarazzante come definita da Boban a fine match. “La prestazione non c’è stata, fa molto male, si può dire sia stata anche imbarazzante. Non sarà un bel Natale”. Appunto… IMBARAZZANTE

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