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Il Pagellone di Colucci: all’improvviso Rebic, Lazio stellare. Gattuso già alle scuse, Balotelli ci risiamo

Bottadiculo

La Serie A è arriva a giocare la ventesima giornata di campionato, con la Juventus che allunga ancora sull’Inter, dopo la vittoria per 2-1 sul Parma e il contemporaneo pareggio per 1-1 dei nerazzurri a Lecce. In questo articolo diamo spazio al meglio e al peggio di quanto visto nel 20esimo turno, con un pagellone vero e proprio, a tratti anche ‘goliardico’ e fatto per strappare magari anche una risata, andando in ordine decrescente da 10 a 0. Eccolo di seguito:

VOTO 10 – Ad Ante Rebic e i tifosi laziali non ce ne vorranno. Improvvisamente l’attaccante croato ex Eintracht, diventa il protagonista assoluto di giornata con la doppietta che contribuisce in maniera decisiva alla vittoria in extremis del Milan sull’Udinese. Una meteora con le maglie di Fiorentina e Verona, adesso prova a prendersi la sua rivincita in Serie A dopo aver fatto molto bene anche in Bundesliga. ALL’IMPROVVISO

VOTO 9 – Alla Lazio di Simone Inzaghi e di un Ciro Immobile, con numeri da urlo. Per i biancocelesti undici vittorie consecutive e parola ‘Scudetto’ che non è più utopia. Per l’attaccante invece sono già 23 gol in 19 partite, che diventano 26 gol in 25 presenze contando tutte le competizioni. INARRESTABILI

VOTO 8 – A Jeremie Boga e Federico Chiesa, che tornano ad essere decisivi per le sorti di Sassuolo e Fiorentina. Dopo un momento di appannamento fisico, i due esterni offensivi regalano due prestazioni scintillanti contro Torino e Napoli. Entrambi tornano anche a fare gol, cosa si vuole di più? BENTORNATI

VOTO 7 – Ad Emanuele Torregrossa e alla sua prima doppietta in Serie A, anche se non è bastata per portare alla vittoria il Brescia nel 2-2 col Cagliari. La seconda rete con un ‘missile’ terra aria da fuori è di rara bellezza, per un attaccante sin qui visto come un grande attaccante in Serie B. Ora Emanuele vuole lasciare il segno anche nel calcio dei grandi. NIENTE MALE

Torregrossa, Brescia

VOTO 6 – A Gigio Donnarumma, una media tra il 4 del primo tempo e l’8 della ripresa. Prima favorisce il gol dello 0-1 di Larsen, poi diventa un muro di gomma su cui s’infrangono le speranze di far punti dei friulani, con Lasagna, Mandragora e Okaka che rimangono con l’urlo strozzato in gola. CROCE E DELIZIA

VOTO 5 – All’Inter lenta e compassata vista a Lecce e che alla fine non riesce a spuntarla. Il pareggio per 1-1 è la logica conseguenza di una partita giocata sottotono e nella quale la ‘mossa’ Bastoni non è bastata. Il possibile Scudetto nerazzurro passa proprio da queste partite, non vincerle significherà abbandonare ogni velleità. SPENTA

VOTO 4 – A Mattia Perin e al suo solito ‘scherzare’ col pallone fra i piedi. Non è la prima volta che il portiere ex Juve, tornato al Genoa dopo un paio di anni passati a non giocare (anche per sfortuna e per i tanti infortuni subiti), commette delle leggerezze. E l’errore che regala alla Roma la palla dell’1-3 nel momento migliore del Genoa pesa tantissimo. SBADATO

VOTO 3 – A Mario Balotelli e agli otto minuti che bastano e avanzano per farsi prima ammonire e poi espellere dall’arbitro Giua. Entra al 74’ e all’82’ è già con lo shampoo in mano per farsi la doccia. Il Brescia conta molto su di lui, ma così rischia di diventare solo un ‘peso’ ulteriore da sopportare. DISCONNESSO

VOTO 2 – A Simone Verdi e alla ‘noia’ che genera mentre lo si vede giocare. Il giocatore frizzante e sgusciante di Bologna non esiste più, il trasferimento al Napoli è stata una scelta sbagliata e il passaggio al Torino non ha cambiato le cose. Gioca senza spunti e con la ‘faccia spenta’. ANONIMO

Claudio Ranieri, allenatore Sampdoria

VOTO 1 – Al Napoli di Gennaro Gattuso, davvero irriconoscibile e sempre più giù in classifica. Siamo al punto che ormai al San Paolo vince chiunque, terra di conquista facile per tutti gli avversari di campionato passati ultimamente da lì, dal Bologna al Parma, passando per Inter e Fiorentina. Non resta che rivolgersi a San Gennaro, peccato che Gattuso abbia lo stesso nome ma senza aver la possibilità di fare miracoli e già costretto a scusarsi …  SENZA VIA D’USCITA

VOTO 0 – All’atteggiamento ‘vacanziero’ della Sampdoria all’Olimpico, al netto di quanto detto della travolgente Lazio di Inzaghi e Immobile. Una scampagnata e niente più quella dei blucerchiati a Roma, entrati in campo da vittima sacrificale e ben fotografata da Claudio Ranieri in panchina ad ‘accusare’ i suoi di essere distratti e molli. IN VACANZA

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