La Serie A è arriva a giocare la nona giornata di campionato, con Juventus e Inter sorprendentemente fermate rispettivamente da Lecce e Parma. Dietro l’Atalanta fa sul serio e col 7-1 all’Udinese è al terzo posto a meno tre dai bianconeri, mentre il Napoli non ne approfitta con l’1-1 di Ferrara. Nel big match invece Roma vittoriosa per 2-1 su un Milan sempre in difficoltà. In questo articolo diamo spazio al meglio e al peggio di quanto visto nel nono turno, con un pagellone vero e proprio, a tratti anche ‘goliardico’, andando in ordine decrescente da 10 a 0. Eccolo di seguito:
VOTO 10 – All’attacco dell’Atalanta che, con 28 reti, ha fissato un record assoluto in Italia dopo nove partite giocate nell’era dei tre punti a vittoria. Zapata, ora infortunato, più Muriel, Ilicic e Gomez, un quartetto che fa girare la testa a tutte le difese del campionato. Una media di tre gol a partita per una squadra che gioca a memoria, segnando addirittura 12 gol in più della Juventus sin qui. DEVASTANTE
VOTO 9 – A Thiago Motta e alle sue intuizioni, una sorta di talismano. Un record assoluto il suo esordio sulla panchina del Genoa, con tre sostituzioni che hanno portato ai tre gol di Agudelo, Kouamé e Pandev. Il 3-1 al Brescia è stato anche merito della sua lettura, ovviamente con fortuna annessa. Ma inizio migliore non poteva esserci. TALISMANO
VOTO 8 – A Yann Karamoh e al suo ‘dente avvelenato’ da ex nel match contro l’Inter. Devastante nel primo tempo del Meazza per trascinare il Parma al momentaneo 2-1. Prima un gol bellissimo con un destro potente e a giro per superare Handanovic, poi un affondo in contropiede con assist perfetto per Gervinho. LETALE
VOTO 7 – A Ciro Immobile sempre più decisivo per la Lazio. La rete all’89’ contro la Fiorentina regala ancora un successo ai biancocelesti, adesso rilanciatisi in classifica. Sono già 10 i gol in stagione in nove partite, tornato di fatto sulla media di due anni fa, quando furono 29 le reti a fine campionato. DECISIVO
VOTO 6 – Al combattivo Lecce di Fabio Liverani. I salentini sono partiti con l’obiettivo di salvarsi e le prestazioni sin qui fornite fanno ben sperare. Lotta, grinta, voglia di non mollare, ma anche bel gioco, trame offensive di qualità e punti preziosi. Come gli ultimi due fermando Milan e Juventus. Dalla C alla A, per rimanerci. Fate una statua a Liverani. STATUARIO
VOTO 5 – Ad Antonio Conte e alle sue parole decisamente fuori luogo al termine di Inter-Parma. In fin dei conti un pareggio, seppur non preventivato alla vigilia, ci può anche stare. Ma il tecnico nerazzurro non l’ha presa per nulla bene, chiedendo poi, al 26 ottobre, rinforzi dal mercato per aumentare numero e qualità della rosa. Dichiarazioni pubbliche che sarebbe stato meglio evitare, confrontandosi con la società faccia a faccia. In casa Inter non serve di certo creare ‘polveroni’. FUORI LUOGO
VOTO 4 – A Matthijs de Ligt che, ormai è una certezza, ha sbagliato sport. Il suo rigore procurato al Lecce per un altro tocco di braccio, dopo quello contro l’Inter e quello ‘sfiorato’ col Bologna, fanno dell’olandese un difensore con voglia di giocare a volley piuttosto che a calcio. Sarà casualità, sarà deconcentrazione, per de Ligt è arrivato il momento di stare più attento. PALLAVOLISTA
VOTO 3 – A Davide Calabria e al suo clamoroso errore in occasione del 2-1 della Roma. Eppure il terzino del Milan era entrato bene col cross per la rete di Theo Hernandez, ma poi la ‘frittata’ in difesa a cancellare tutto. E non è la prima volta che Calabria commette errori simili. Chi è causa del suo male pianga se stesso e Calabria non sembra proprio voler voltare pagina … MASOCHISTA
VOTO 2 – Alla manovra offensiva della Sampdoria. I blucerchiati sono il peggior attacco della Serie A, con soli 5 gol e una squadra mai riuscita, dopo nove giornate, a segnare nel primo tempo. Qualcosa vorrà pur dire e se Fabio Quagliarella diventa l’emblema delle difficoltà offensive dei liguri, allora si fa dura per la salvezza. ASSENTE
VOTO 1 – Alla difesa dell’Udinese con Becao, Trost-Ekong, Opoku e Samir totalmente fuori fase. L’Atalanta arriva da tutte le parti e loro ci capiscono poco, anzi nulla. Non sarebbe stato facile per qualsiasi difesa arginare la ‘rabbia’ orobica di giornata. Ma la prestazione difensiva dei friulani è catastrofica, da festa mascherata in onore di Halloween. HORROR
VOTO 0 – Al raccattapalle della Spal che, negli ultimi minuti e su un’azione pericolosa del Napoli, manda in campo volontariamente un secondo pallone. Gesto antisportivo e senza senso, un po’ come lo zero meritato dal presunto ‘tifoso’ che, durante Roma-Milan, si è divertito ad usare un fischietto nemmeno fosse l’arbitro. Proprio vero che crescere quanto a cultura è proprio complicato … SENZA PAROLE