L’Hampden Park di Glasgow è l’impianto che tradizionalmente ospita le gare della rappresentativa calcistica scozzese. La struttura porta il nome di un politico morto durante la guerra civile e sostenitore dei Roundhead (la fazione che si batteva contro la monarchia) ed è in realtà il terzo stadio ad essere chiamato con questo nome, a Glasgow. Anche gli altri due sono stati eretti nelle vicinanze e utilizzati dalla più antica squadra di calcio scozzese, il Queens Park.
Come abbiamo già ricordato, la struttura attuale, inaugurata nel 1903, è in realtà la terza in ordine di tempo a chiamarsi Hampden Park: la prima, già all’epoca inaugurata per iniziativa del Queen’s Park, sorse addirittura nel 1873 e fu espropriata per lasciare il posto ad una linea ferroviaria dieci anni dopo. Il club reagì all’evento acquistando un terreno adiacente alla vecchia sede, in cui restò nel successivo ventennio.
Nel 1902, fu il disastro dell’Ibrox, altra struttura cittadina, a consigliare il varo di una nuova struttura, la quale fu commissionata all’architetto scozzese Archibald Leitch. Il nuovo stadio fu inaugurato nell’anno successivo con un derby cittadino tra Queen’s Park e Celtic vinto dal team di casa per 1-0.
Da notare che il nuovo stadio, capace di contenere più di 100mila spettatori, fu il più capiente del mondo sino alla costruzione del Maracanà di Rio de Janeiro, nel 1950.
Dal 1906 Hampden Park ospitò l’incontro annuale del Torneo Interbritannico tra Inghilterra e Scozia nelle occasioni in cui la seconda fungeva da squadra di casa, mentre dal 1925 fu delegato a fare da cornice alla finale di Coppa di Scozia. Il primo team nazionale non britannico ad esservi ospitato fu l’Austria, il celebre Wunderteam, nel 1931.
Nel 1938 ancora Leitch condusse i lavori di ristrutturazione che portarono la capacità dello stadio all’iperbolica cifra di 183724 spettatori, di cui però solo 150mila omologati. Un limite sfiorato ufficialmente nell’incontro internazionale dell’Interbritannico 1937 tra Scozia e Inghilterra, cui presero parte 149415 spettatori paganti.
Quando arrivò la Seconda Guerra Mondiale, l’accesso nello stadio fu proibito, per il timore di bombardamenti da parte della Luftwaffe. Mentre la pertinenza accessoria dello stadio, Lesser Hampden fu trasformata nella sede di un comando militare. Il governo, inoltre, intimò al Queen’s Park l’utilizzazione dei terreni di gioco a scopo agricolo, ordine ignorato dal club.
Una volta tornata la normalità, anche Hampden Park tornò alla sua funzione e insieme ad Ibrox, fece da cornice alla Coronation Cup, un torneo organizzato nel 1953 dalle federcalcio inglese e scozzese in onore dell’incoronazione di Elisabetta II. Nella finale del torneo il Celtic sconfisse l’Hibernians con il classico punteggio all’inglese, 2-0.
Nel 1959-60 lo stadio fu teatro del suo primo grande appuntamento continentale, la finale di Coppa dei Campioni tra Real Madrid ed Eintracht Francoforte, vinta dagli iberici 7-3. Nell’anno successivo arrivò anche l’impianto di illuminazione, mentre nel 1961-62 Hampden Park fu chiamato ad ospitare la finale di Coppa delle Coppe 1961-62 tra Atlético Madrid e Fiorentina, terminata 1-1 e rigiocata a Stoccarda. Un evento replicato quattro anni dopo, quando ad affrontare l’ultimo atto furono il Borussia Dortmund e il Liverpool, con la vittoria dei primi per 2-1.
Nel 1967 fu il Celtic campione d’Europa ad utilizzare lo stadio per ospitarvi gli argentini del Racing Club di Avellaneda in occasione della gara d’andata della Coppa Intercontinentale, vinta 1-0 di fronte a circa 100mila spettatori.
Nel 1971 fu un nuovo disastro ad Ibrox a consigliare un nuovo intervento di ristrutturazione. Esigenze che furono trasposte nel Safety of Sports Grounds Act, legge del 1975 la quale introdusse una prima serie di norme di sicurezza, riducendo tra l’altro la capacità massima di Hampden Park a 81mila spettatori.
In questa nuova veste la struttura fu chiamata ad ospitare la finale di Coppa dei Campioni tra Bayern Monaco e Saint-Étienne, vinta dai bavaresi per 1-0.
Un nuovo importante atto di questa storia fu quello derivante dalla relazione del giudice Peter Taylor, chiamato dalla Camera dei Lord ad analizzare il disastro di Hillsborough, a Sheffield, costato la vita a 96 tifosi. Ne derivarono una serie di norme che spinsero infine alla cementificazione di tutti gli spalti ancora in legno e l’installazione di tornelli per il flusso degli spettatori. I lavori durarono cinque anni e portarono la capacità a 74370 spettatori, ulteriormente ridotti a circa 37mila nella prima metà degli anni ’90. Soltanto con una ulteriore serie di lavori fu possibile aumentare nuovamente la capienza, che in corrispondenza con il nuovo millennio tornò a superare la quota dei 50mila.
E proprio nella nuova veste Hampden Park riaprì i cancelli ad un grande evento internazionale, ovvero la finale di Champions League del 2001-02, che vide il Real Madrid superare 2-1 il Bayer Leverkusen. L’affidamento della finale della Coppa UEFA 2006-07 permise infine ad Hampden Park di entrare a far parte del ristretto novero degli stadi che hanno avuto il privilegio di ospitare la gara decisiva di tutte le tre maggiori competizioni europee per club.
Nel corso del 2012 lo stadio è poi stato utilizzato come una delle sedi dei giochi olimpici tenuti nel Regno Unito. In particolare Hampden Park ha ospitato gare del torneo maschile e femminile di calcio. Mentre nel 2014 ha fatto da cornice alle gare d’atletica leggera e alla cerimonia di chiusura dei ventesimi giochi del Commonwealth, disputati a Glasgow.
Come abbiamo visto, lo stadio è stato utilizzato prevalentemente per ospitare gare di calcio. Oltre al football è però stato teatro di altri eventi sportivi, a partire dai quattro incontri internazionali di rugby a 15, tre dei quali con la squadra nazionale di casa protagonista. L’ultimo è stato quello del 2004, quando la Scozia ha perso contro l’Australia per 31-17, nel corso del tradizionale tour europeo dei Wallabies. L’unico incontro non disputato dalla nazionale scozzese è quello del 1999 tra Sudafrica e Uruguay, nel quadro della Coppa del Mondo di rugby.
Nel 1927 lo stadio fece anche da cornice ad una esibizione tenuta dalla famosa tennista francese Suzanne Lenglen, che richiamò circa 8mila spettatori. Mentre negli anni tra il 1998 e il 2004 Hampden Park condivise con Murrayfield le gare degli Scottish Claymores, una squadra di football americano.
Per arrivare all’Hampden Park di Glasgow è possibile ricorrere a treno e autobus.