Se ti sei avvicinato al poker attraverso il Texas Hold’em, sappi una cosa: hai solo scalfito la superficie. Il mondo del poker è un universo vasto, pieno di sfumature, di regole che cambiano, di stili di gioco che si adattano ai contesti. E ogni variante racconta una storia diversa, fatta di calcolo, strategia e, soprattutto, di divertimento. Scoprire le altre facce del poker significa ampliare la propria visione del gioco, stimolare nuove abilità e diventare un giocatore più completo. In questo articolo ti guidiamo attraverso le principali varianti del poker, con un approccio approfondito e pratico: perché conoscere è il primo passo per vincere.
Texas Hold’em: il re (con una corona ben meritata)
Partiamo dalla base: il Texas Hold’em. La variante più diffusa e giocata al mondo. Facile da imparare, difficile da padroneggiare. Ogni giocatore riceve due carte coperte e condivide cinque carte comuni distribuite in tre fasi (flop, turn, river). Vince la migliore combinazione di cinque carte. La popolarità del Texas Hold’em non è un caso: combina strategia, psicologia e matematica in un equilibrio quasi perfetto. È la porta d’ingresso ideale per ogni neofita, ma anche un campo di battaglia eterno per i professionisti.
Omaha: stesso palco, nuove regole
L’Omaha assomiglia molto al Texas Hold’em, ma cambia tutto con un semplice dettaglio: in mano hai quattro carte, non due. E devi obbligatoriamente usarne due, insieme a tre del board, per formare il tuo punto. Questo genera una quantità enorme di combinazioni possibili, rendendo le mani molto più forti e complesse da leggere. Il Pot-Limit Omaha (PLO) è la versione più popolare: non puoi andare all-in in qualsiasi momento, ma solo fino al valore del piatto. Questo introduce una dinamica più tattica e un gioco post-flop decisamente più movimentato. Serve più disciplina, più calcolo, più capacità di adattamento.
Stud Poker: il fascino delle carte scoperte
Lo Stud è un ritorno alle origini del poker. Qui non ci sono carte comuni. Ogni giocatore riceve sette carte, alcune scoperte, altre coperte, e deve formare la migliore combinazione possibile. Il 7 Card Stud è la versione classica, ma esistono anche varianti come il 5 Card Stud o il Razz, dove vince la mano più bassa. Questi giochi sono perfetti per allenare la lettura degli avversari e l’abilità di deduzione, visto che alcune carte sono visibili a tutti. Il ritmo è più lento, ma molto più riflessivo. E ogni carta scoperta è un’informazione preziosa da interpretare.
Razz: quando il peggior punto è il migliore
Il Razz è una delle varianti più controintuitive e, proprio per questo, stimolanti. L’obiettivo è realizzare la mano più bassa possibile: scale e colori non contano, l’asso è sempre la carta più bassa e la combinazione perfetta è A-2-3-4-5. Vengono distribuite sette carte (come nello Stud), ma qui non si punta alla forza, bensì alla debolezza. Serve un cambio di mentalità, una capacità di leggere la mano in maniera rovesciata. È un gioco in cui la pazienza e la memoria contano più dell’aggressività.
Hi/Lo Split: doppia posta in palio
Alcune varianti di poker — come l’Omaha Hi/Lo o lo Stud Hi/Lo — prevedono una divisione del piatto tra la mano più alta e la più bassa, purché quest’ultima soddisfi certi requisiti (come non avere carte superiori all’8). Questo meccanismo introduce una doppia lettura del board e moltiplica le strategie possibili. Puoi puntare a “scooppare” l’intero piatto (prendendo sia high che low), oppure proteggerti puntando su entrambi i fronti. Un formato perfetto per chi ama la complessità e il gioco multilivello.
Draw Poker: il classico che non passa mai di moda
Il 5 Card Draw è il poker all’italiana, quello che molti hanno imparato nelle serate tra amici. Ricevi cinque carte, ne puoi cambiare alcune per cercare di migliorare la mano, poi si punta. Semplice, diretto, ma non per questo banale. Le versioni Draw introducono elementi psicologici molto marcati, perché non c’è nulla di visibile se non le puntate degli avversari. Ecco perché bluff e lettura delle abitudini sono essenziali. Esistono varianti più tecniche come il 2-7 Triple Draw, dove si cerca la mano più bassa possibile (ma con una classifica diversa rispetto al Razz).
Badugi: quattro carte, quattro semi, mente aperta
Il Badugi è una delle varianti meno note ma più originali. Ogni giocatore riceve quattro carte, e l’obiettivo è avere la mano più bassa possibile con carte di semi e valori tutti diversi. La combinazione ideale è A-2-3-4 con semi differenti. La particolarità è che le scale e i colori contano, ma in senso opposto: li vuoi evitare. Il gioco si articola in più giri di cambio carte, simile al Draw, ma con una dinamica totalmente diversa. Il Badugi è perfetto per chi cerca qualcosa di nuovo, tecnico e stimolante.
Short Deck, Pineapple e altre varianti moderne
Negli ultimi anni sono nate nuove varianti che hanno conquistato spazio nei tornei high roller e nei casinò online. Lo Short Deck (o 6+ Hold’em) si gioca con un mazzo ridotto, rimuovendo le carte dal 2 al 5. Questo cambia radicalmente le probabilità e rende le mani molto più dinamiche. Il Pineapple, invece, è una versione divertente del Texas Hold’em in cui ricevi tre carte e ne scarti una dopo il flop. Sono giochi più rapidi, nati per creare più azione, ma che richiedono comunque una solida base strategica.
Un solo poker, mille modi per viverlo
Il poker è uno solo, ma le sue forme sono infinite. Ogni variante ha le sue regole, le sue strategie, i suoi segreti. Conoscerle tutte è impossibile, ma esplorarne alcune può arricchire il tuo stile di gioco, rafforzare le tue competenze e — perché no — ridarti entusiasmo se ti sei un po’ stancato dell’Hold’em.