Gli eSports non sono ormai più qualcosa di sconosciuto e nebuloso. Se in un primo momento qualcuno aveva manifestato una certa contrarietà, col passare del tempo gli eSports hanno guadagnato grandissima popolarità. E stiamo parlando di un lasso di tempo davvero esiguo. Si tratta di veri e propri videogiochi competitivi, dove si sfidano professionisti del settore ma anche giocatori a livello amatoriale. Con l’emergenza Coronavirus ad esempio, gli eSports sono diventati utili in sport come la Formula 1 e la MotoGP, organizzando dei GP virtuali che hanno coinvolto anche Charles Leclerc per la Ferrari da una parte, ma anche Valentino Rossi su Yamaha dall’altra.
Gli eSports: un settore in grande crescita
Diciamo subito che quello degli eSports è un fenomeno in crescita davvero clamoroso, visto che nel 2019 sono state ben 200 milioni le persone diventate pubblico attivo dei videogames online. Per un giro di denaro, aggiornato nel 2018, di circa 1 miliardo di dollari. Questo nonostante in Italia sia un’azienda che stenta a decollare, nonostante la platea di appassionati sia molto elevate considerando che parliamo di 1,2 milioni di persone nella fascia 16-30 anni. Dunque pubblico e ricavi in crescita, basti pensare che l’80% dell’utenza stimata dedica agli eSports, attivamente o come spettatore, dall’una alle sette ore a settimana.
Continua a leggere su FaceTheJungle.com